A partire dagli anni Ottanta del Novecento la Sismologia storica ha vissuto una rivoluzione silenziosa, di cui oggi possiamo cogliere pienamente i benefici. Con il passaggio dai tradizionali cataloghi parametrici agli innovativi cataloghi analitici, avvenuto ufficialmente nel 1995 con la pubblicazione del Catalogo dei Forti Terremoti in Italia (CFTI), la Sismologia storica è stata rifondata: da un lato, superando l’accezione limitativa di mera descrizione generica degli effetti dei terremoti, e dall’altro, rendendo possibile e affidabile, per la sistematicità dell’approccio, l’elaborazione quantitativa di dati storici qualitativi. A loro volta, i dati e le elaborazioni proposti da questo importante ambito disciplinare si sono trasformati da vagamente soggettivi e spesso oscuri, a solidamente controllabili e autorevoli.
Questa rivoluzione, attestata da numerosi contributi scientifici, ha cambiato radicalmente il modo con cui oggi si valuta la pericolosità sismica. Grazie alle novità introdotte, infatti, i cataloghi dei terremoti storici sono divenuti più affidabili e più facili da usare per ottenere sia robuste stime quantitative dei parametri tradizionali (data, coordinate epicentrali, intensità epicentrale e magnitudo), sia parametri sismologici innovativi, quali le dimensioni e la geometria della sorgente, la profondità focale, i caratteri di ricorrenza, ecc.
Presentare i dati in modo analitico e rigoroso è ovviamente un punto di partenza irrinunciabile, ma per ottenere da essi parametri affidabili è stato necessario sviluppare algoritmi e codici in grado di coniugare la disponibilità di dati analizzabili in modo automatico con i più avanzati principi della fisica della sorgente. Il percorso è stato completato dai dati strumentali e di intensità macrosismica disponibili per numerosi terremoti degli ultimi decenni, indispensabili per stabilire leggi di calibrazione utili a quantificare anche i terremoti storici. Inoltre, lo studio dei contesti storici di lungo periodo, quei contesti in cui i terremoti causarono danni e distruzioni e in cui furono prodotte le fonti d’informazione, hanno aperto fronti in precedenza inesplorati sulla storia sociale, economica e culturale italiana.
Ciò premesso, questo nuovo portale, denominato Laboratorio Avanzato di Sismologia Storica (CFTILab), è stato ideato con due obiettivi distinti e complementari.
Il primo obiettivo è quello di mettere a disposizione di un ampio pubblico specialistico e non – studiosi, funzionari di protezione civile, insegnanti, studenti, professionisti, semplici curiosi – gli strumenti informatici che oggi permettono l'analisi dei dati forniti dal Catalogo dei Forti Terremoti in Italia nella sua versione più avanzata, denominata CFTI5Med (http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/). Oltre a rendere possibile la parametrizzazione di singoli eventi, i diversi strumenti elaborati consentono di analizzare in modo sinottico gli effetti di scosse diverse avvenute nella stessa area geografica, o di confrontare i dati proposti da banche-dati sismologiche differenti, o di analizzare in dettaglio le grandi sequenze sismiche del passato.
Il secondo obiettivo è quello di costruire un archivio dinamico – e per quanto possibile esaustivo – di tutto ciò che la grande tradizione italiana di studio dei terremoti ha saputo produrre. Questo portale intende mettere a disposizione i materiali che sono serviti per l'elaborazione dei Catalogo dei Forti Terremoti in Italia, le numerose pubblicazioni che a loro volta sono scaturite dall'analisi dei dati del catalogo, le fonti storiche originali e un archivio considerevole di materiale iconografico, per citare solo i corpora principali che il lettore troverà nelle diverse pagine del portale.
Il Laboratorio Avanzato di Sismologia Storica è uno scrigno che conserva e valorizza sia la grande tradizione italiana nel campo dello studio dei terremoti, sia l'insieme di quanto è scaturito dal lavoro specialistico storico e sismologico condotto in questi ultimi, effervescenti decenni. Questo scrigno è stato concepito per preservare, rendere fruibile e divulgare la produzione scientifica e umanistica sulla sismicità, che proprio per il suo carattere multidisciplinare ha faticato e fatica a trovare un suo spazio nell’ambito accademico tradizionale. Allo stesso tempo siamo convinti che l’originalità di questo approccio per la storia sismica italiana e mediterranea vada conservata in modo complessivo e unitario, evitando la dispersione di idee e la frammentazione di dati ed elaborazioni.
Questo Laboratorio è diretto a tutti coloro che sono interessati a entrare nei temi della Sismologia storica. Ci auguriamo che esso possa favorire una migliore comprensione non solo della sismicità, ma anche delle risposte sociali, economiche e culturali date ai forti terremoti nel lungo periodo. Non mancheranno quindi avanzamenti, esplorazioni e nuove intersezioni tematiche.
gli autori
Bologna-Roma, luglio 2020