Fra la documentazione prodotta dalla sismologia, le cartoline macrosismiche rappresentano una fonte estremamente importante per la definizione della distribuzione territoriale degli effetti dei terremoti. Si tratta di questionari distribuiti entro una fitta rete di rilevazioni locali, compilati da autorevoli corrispondenti (sindaci, segretari comunali, parroci, osservatori meteorologici e geodinamici ecc.), attraverso i quali venivano raccolte informazioni sugli effetti di un terremoto sulle persone, gli edifici e l’ambiente naturale immediatamente dopo l'evento stesso. Questa raccolta di informazioni fu avviata episodicamente da alcuni studiosi a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, per poi divenire un servizio nazionale promosso dall’Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica (UCMG) nel 1887, all’indomani del terremoto del 23 febbraio 1887, nella Liguria occidentale. Questo servizio continuò, con brevi lacune, fino agli anni ’90 del secolo scorso grazie all’attività dell’Istituto Nazionale di Geofisica, nato nel 1936 recependo le competenze geofisiche dell’UCMG. Dal 2007 è divenuto pienamente attivo un servizio di questionario macrosismico online denominato "Hai sentito il terremoto" e rivolto a tutti i cittadini (http://www.haisentitoilterremoto.it/).

Le informazioni contenute nelle diverse versioni di questi questionari vennero pubblicate nei vari bollettini sismici nazionali che si sono succeduti nel tempo, in forma descrittiva nelle "Notizie sui terremoti avvenuti in Italia" dal 1895 al 1913 e in forma interpretata dal 1917 in poi, con i soli valori di intensità macrosismica. Se è scontata l’importanza di accedere al contenuto descrittivo di questo tipo documentario per il periodo dal 1917 in poi, risulta comunque importante l’accesso alle informazioni precedenti, come verifica della completezza di quanto pubblicato sui bollettini; inoltre, talvolta alcune cartoline arrivavano successivamente alla pubblicazione del bollettino.

Cartoline

La documentazione di questo prezioso servizio si compone di due parti, in relazione alla sua collocazione fisica attuale: la parte più antica, dal 1871 al 1900 e qualche annata del ’900, conservata presso il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell’economia agraria (CREA - https://www.crea.gov.it/home), la parte successiva, conservata presso la sede centrale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a Roma.

La parte più antica della documentazione fu riprodotta per conto di INGV nel 2002, nell’ambito di una collaborazione fra INGV e l’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria, emanazione dell’ex UCMG e in seguito confluito nel CRA - Climatologia e meteorologia applicate all'agricoltura (http://cma.entecra.it/storia.htm). Il corpo documentario precedente al 1887, in realtà, è stato solo in parte compilato da parte di corrispondenti locali. Qualcuno, forse Giovanni Agamennone, geofisico dell'UCMG, ha compilato schede macrosismiche a partire da informazioni tratte da periodici o da altro tipo di corrispondenza scientifica, come le schede del Servizio Temporali, già attivo molto prima del servizio geodinamico.

Le scansioni hanno interessato 38.122 documenti storici di diversa natura raccolti nel fondo: cartoline macrosismiche propriamente dette, lettere, relazioni, registrazioni magnetiche e mareografiche, ecc. Sono state effettuate 76.244 scansioni a colori alla risoluzione di 300 dpi che sono state raccolte in 37.467 file PDF. Alcune di queste cartoline sono state utilizzate come fonti per terremoti del CFTI5 e citate nelle rispettive bibliografie. 

Il risultato di questa attività, così come all’epoca prodotto, con le cartoline suddivise su base cronologica, verrà presto reso accessibile attraverso questa pagina.

La parte più recente conservata in INGV è attualmente oggetto di catalogazione e riproduzione digitale.

 

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